Valle d'Aosta

Occhi, "Attrarre medici? Bravi primari e opportunità ai giovani"

Nuovo direttore sanitario Usl: "Servono soluzioni creative"

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 06 FEB - "Se noi ci mettiamo in casa un primario bravo, se diamo opportunità di crescita ai neolaureati, se creiamo degli ambienti dove culturalmente si cresce e si vive una cordialità di rapporti questo è un altro pezzettino" per aumentare l'attrattività della sanità valdostana. Così il dottor Mauro Occhi, nuovo direttore sanitario dell'azienda Usl della Valle d'Aosta, rispondendo ai giornalisti durante la conferenza stampa convocata per la sua presentazione. "Negli anni '70 andavamo a Torino perché c'era la Tac, i liguri andavano a Genova perché c'era la Tac. Ora non funziona più così: si può scegliere anche di andare in una posizione logisticamente meno favorevole se c'è una professionalità di riferimento che faccia scuola". Genovese, classe 1960, ha ricoperto per gli ultimi tre anni l'incarico di direttore sanitario all'Asl di Asti e vanta un'esperienza internazionale anche come consulente dell'Oms.
    Sostituisce il dottor Guido Giardini, tornato a dirigere la Neurologia del Parini.
    Secondo Occhi "bisogna trovare il bilanciamento tra motivazione e soddisfazione personale dei professionisti, vantaggio per l'azienda e soprattutto vantaggio per gli assistiti. Questa non è una regione che possa essere gestita anche dal punto di vista sanitario come una grande area metropolitana. Ci vogliono soluzioni creative, soluzioni ai margini di quelle che sono le consuetudini" come ad esempio la recente attivazione dell'elisoccorso notturno: "Su tutte queste così noi siamo più bravi rispetto ai milanesi, possiamo dirlo".
    "Per me - ha spiegato Occhi - la scelta di lavorare e vivere ad Aosta è una scelta" perché "c'erano alternative più comode, più economiche, accattivanti perché vicine alla mia regione di residenza". Infatti "ho vissuto e lavorato in metropoli canadesi, statunitensi, sudafricane. Non ho degli interessi particolarmente pruriginosi nei confronti di quelle realtà, sono molto interessato allo sviluppo di sistemi sanitari innovativi in zone che hanno bisogno di servizi, per fare in modo che la popolazione non scelga altre destinazioni". (ANSA).
   

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