"Non dimentichiamo mai che Emile Chanoux fu torturato e ucciso dai nazifascisti.
In un momento di solitudine, è solo nella sua cella, di fronte ai carnefici che stanno attaccando il suo corpo.
"Di tanto in tanto i rappresentanti dell'estrema destra e sinistra, non avendo argomenti validi da presentare, ci dicono che dobbiamo riscrivere la storia - prosegue - perché Chanoux aveva la tessera del partito nazionale fascista.
È bene sottolineare che la storia va letta guardando all'insieme delle attività e soprattutto ai pensieri di quest'uomo, piuttosto che all'aspetto puramente formale. A quel tempo, infatti, tutti, per poter lavorare nel pubblico dominio e secondo le disposizioni del regime fascista, erano obbligati ad iscriversi al partito nazionale fascista. Al contrario, tutte le azioni e i pensieri di Emile Chanoux testimoniano il suo profondo antifascismo".
Pays d'Aoste, "ucciso da nazifascisti, Chanoux morì da eroe"
Sul punto di morte "non tradì i suoi amici"