La Valle d'Aosta è un'"isola felice" per quanto riguarda i divari di genere sul lavoro. E' quanto emerge dal Rapporto della parità di genere nelle imprese valdostane, presentato a Palazzo regionale.
"Il contesto regionale - ha spiegato Dario Ceccarelli, capo dell'osservatorio economico e sociale della Regione Valle d'Aosta - presenta dati certamente migliori rispetto al dato medio nazionale". L'indagine si riferisce all'occupazione nelle grandi imprese (con oltre 100 dipendenti) per il periodo 2020-2021. "E' stato coinvolto - ha aggiunto Ceccarelli - il 27% della forza lavoro per un totale di 8.300 occupati. Il lavoro femminile è più concentrato nel terziario, la stabilità occupazionale è buona, il 45% svolge lavoro in modalità part-time. Il divario retributivo rispetto agli uomini è un punto delicato, lo svantaggio medio è dell'11%, in linea con i dati nazionali". Per le donne c'è anche da registrare meno opportunità di crescita formativa e di carriera. "Tuttavia - ha concluso Ceccarelli - si registrano dei progressi che alimentano un trend di miglioramento che porta, seppur lentamente, a ridurre i divari presenti".
Per l'assessore regionale del lavoro, Luigi Bertschy, "l'obiettivo è arrivare a migliorare l'organizzazione e il modello di lavoro in Valle d'Aosta" "Bisogna capire le motivazioni - ha aggiunto - del ricorso al part-time. Occorre organizzare una rete di servizi per permettere alle donne di svolgere l'attività professionale e ridurre il gap ancora esistente con gli uomini". Infine la consigliera di parità Katia Foletto ha sottolineato che il rapporto "aiuta a comprendere come viene considerato il ruolo della donna nel mondo del lavoro". In Valle d'Aosta sono 12 le imprese certificate per la parità di genere, "un modello innovativo - ha aggiunto - che dovrebbe essere adottato da tutti per dare una nuova impronta all'organizzazione interna delle aziende".
Divari di genere sul lavoro, Valle d'Aosta è un'isola felice
Differenza retributiva resta un punto delicato, svantaggio 11%