Una legge per contrastare lo spopolamento nei piccoli comuni di montagna della Valle d'Aosta, quelli con meno di 800 abitanti e che si trovano sopra i 650 metri di altitudine. Il testo è stato depositato oggi dalla Lega Vda, primo firmatario Erik Lavy.
Il disegno di legge prevede tre misure "necessarie per garantire un futuro alle terre alte": la prima è un assegno di natalità ("Chèque valdotain") per 12 mensilità e fino ad un massimo di 5.000 euro all'anno, valida per 3 anni; la seconda ("Chèque montagnard") è un incentivo per i nuovi residenti per un triennio pari a 5.000 euro annui; la terza è un'esenzione dall'addizionale regionale Irpef per i residenti nei piccoli comuni di montagna con reddito complessivo fino a 50.000 euro.
"E' una legge unica nel suo genere - ha detto Lavy - e la prima contro lo spopolamento. Finora in merito non è mai stato fatto nulla. Questa legge è un primo passo e va a dare risposte concrete. Oggi i numeri sono drammatici. Serve una misura forte, urgente, per invertire questo fenomeno". Il capogruppo Andrea Manfrin ha aggiunto: "E' una legge importante per ribadire la nostra attenzione verso il territorio e le nostre vallate".
Secondo quanto riportato nella relazione al disegno di legge, ad oggi il 75% della popolazione valdostana vive nell'asse centrale, "lasciando sguarnite parti intere di territorio che stanno soffrendo a causa dello spopolamento, dell'invecchiamento della popolazione e dell'emigrazione dei propri giovani".
Sostegno a piccoli Comuni di montagna, Lega Vda presenta una legge
Lavy, "i numeri sono drammatici e serve una misura forte"