La decisione sull'estradizione di Sohaib Teima, il giovane di 21 anni italo-egiziano di Fermo (Marche) accusato di aver ucciso la ventiduenne francese Auriane Nathalie Laisne, sarà resa nota il 2 maggio. Lo riportano i giornali francesi Le Progrès e Le Dauphiné Libéré.
Durante l'udienza che si è tenuta il 25 aprile alla chambre d'instruction della Corte d'appello di Grenoble, la procura generale della città d'Oltralpe ha chiesto la consegna dell'indagato alle autorità italiane. Davanti ai giudici, il giovane ha negato di aver ucciso la sua compagna, trovata morta il 5 aprile in una chiesetta diroccata sopra La Salle, in Valle d'Aosta. Il sospettato ha chiesto inoltre di poter essere estradato in Italia, dove si vuole difendere dall'accusa di femminicidio.
Il ragazzo era stato arrestato a Lione l'11 aprile scorso. La procura di Aosta ha ottenuto un mandato di arresto europeo nei suoi confronti, considerandolo ''gravemente indiziato'' dell’omicidio della sua compagna. Secondo gli inquirenti tra il 26 e il 27 marzo avrebbe ucciso la ragazza e poi sarebbe fuggito in Francia, dove studiava da alcuni anni.
Durante l'udienza, Teima ha spiegato di non aver violato volontariamente il divieto di avvicinamento ad Auriane Laisne: il giovane ha sostenuto che lei gli avrebbe mentito, dicendo di aver ritirato la denuncia per maltrattamenti sporta a gennaio. Un’accusa per la quale l'indagato sarà processato a Grenoble il 3 maggio. ''Mi ha mentito - ha detto in aula - io ho sempre rispettato il divieto ma lei mi aveva detto di aver ritirato la denuncia, per questo eravamo insieme''.
Secondo l'accusa, il ragazzo avrebbe pianificato l'omicidio in tutti i particolari. I legali italiani - gli avvocati Lucia Lupi e Igor Giostra - non hanno ancora potuto parlare con Teima: lo potranno fare solo se il ragazzo sarà estradato. E solo allora, potrà essere interrogato dagli inquirenti italiani e difendersi, come ha detto di voler fare.
Leggi l'articolo completo su ANSA.it