Valle d'Aosta

Morto sul massiccio del Gran Paradiso, "stanco ma voleva arrivare in cima"

Testimoni: "Era la prima volta che saliva verso il colle"

Redazione Ansa

   "È la prima volta che faccio questa gita, vorrei arrivare in cima, non ci sono mai andato". Così ad altri due scialpinisti Benoit Bordat, il francese di 47 anni, residente ad Annemasse, in Alta Savoia, morto ieri sul massiccio del Gran Paradiso. L'uomo, identificato nel pomeriggio al cimitero di Aosta dopo l'arrivo dei familiari, procedeva da solo e non sono emersi testimoni dell'incidente. Agli altri due scialpinisti più veloci, che lo hanno superato, era apparso stanco.

L'ipotesi più accreditata è che Bordat sia scivolato per poi finire in fondo a un ripido canale. Partito dal villaggio di Tignet, in Valsavarenche, voleva raggiungere il colle sud dell'Herbetet: un'uscita di media difficoltà con un dislivello di poco superiore ai 1.600 metri e che porta a una quota di 3.300 metri.

Il medico legale ha appurato che il decesso è stato provocato dai traumi riportati nella caduta. Le condizioni della montagna erano discrete, con circa 20 centimetri di neve fresca a coprire il manto sottostante. Gli accertamenti sono affidati al Soccorso alpino della guardia di finanza di Entrèves. Il corpo è stato recuperato in elicottero dal Soccorso alpino valdostano. 

 



   

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