(ANSA) - AOSTA, 29 APR - "Donne avvicinate con la promessa di
latte e pannolini, altre indotte ad ascoltare il battito del
feto, terrorismo psicologico per dissuadere da una scelta
sofferta e dolorosa. Succede ad Aosta, lo denunciano tramite il
Centro anti-violenza varie donne che si sono recate nelle
strutture pubbliche per sottoporsi all'interruzione volontaria
della gravidanza.
"È tempo che l'Unione Europea costituisca un meccanismo
finanziario che garantisca l'accesso all'interruzione di
gravidanza, come chiede la campagna My Voice, My Choice, e che
non un euro dei fondi europei vengano gestiti da associazioni
antiabortiste", aggiunge Andrea John Déjanaz, candidato alle
europee nel Nord-ovest per Avs. (ANSA).
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