La giunta regionale ha approvato, in anticipo rispetto alle scadenze di legge, il Disegno di legge di approvazione del Rendiconto Generale e del rendiconto consolidato relativi all'esercizio 2023, da presentare all'esame del Consiglio regionale.
Le previsioni definitive di competenza pareggiano sui 2 miliardi 550 milioni 396 mil euro.
Tra gli interventi più significativi previsti figurano: l'aumento delle disponibilità, per 18 milioni di euro, dei fondi di rotazione presso Finaosta spa volti ad assicurare il finanziamento delle concessioni di mutui per interventi nel settore dell'edilizia residenziale, le cui domande sono state recentemente riaperte anche in relazione alle seconde case; nonché mutui finalizzati a interventi di miglioramento energetico; lo stanziamento dei fondi necessari a garantire la messa in sicurezza e il superamento dello stato di emergenza conseguente agli eventi nei Comuni di Aymavilles, Villeneuve, Bionaz e Oyace.
Gli altri interventi previsti con l'assestamento di bilancio riguardano anche il rifinanziamento del fondo per la realizzazione di opere minori di pubblica utilità da parte dei comuni per 6,3 milioni; lo stanziamento per l’edilizia scolastica di competenza degli enti locali è pari a 14 milioni di euro, oltre a 9 milioni di fondi regionali integrativi, in aggiunta ai 6,3 milioni del Fondo sviluppo e coesione, per la valorizzazione del Palazzo Cogne, da destinare a studentato universitario, a cui si aggiungono 890 mila euro per gli edifici scolastici di proprietà regionale; 11,2 milioni di euro destinati all’Arer per il completamento degli interventi di manutenzione straordinaria del patrimonio di Edilizia residenziale pubblica; l’incremento di 17 milioni per gli investimenti in ambito sanitario, di cui 15 destinati al finanziamento dell’Ospedale di comunità a Verrès; quasi 4 milioni di euro destinati al finanziamento di investimenti sui beni di interesse storico; circa 4 milioni per i contributi agli investimenti di Consorzi di miglioramento fondiario per lo sviluppo e la manutenzione delle infrastrutture rurali; l’autorizzazione all’estinzione anticipata di mutui contratti con la Cassa depositi e prestiti per circa 46 milioni di euro; investimenti sugli impianti a fune.