Valle d'Aosta

Testolin, vogliamo riconoscere più risorse ai dipendenti

"Percorso non semplice in un periodo di alta inflazione"

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 01 MAG - "Le amministrazioni vogliono anche trovare dei percorsi, che non sono semplici, per dare dignità nello stesso tempo al lavoro, riconoscendo quelle risorse finanziarie che poi danno la vera abilità alle persone, alle famiglie, per poter confrontarsi con le esigenze quotidiane. E anche qua con i sindaci si sta lavorando, per quanto riguarda l'amministrazione, per adeguare in un percorso non semplice le esigenze di un periodo inflazionistico molto importante, che caratterizza un po' la vita di ognuno di noi, e nei confronti del quale dobbiamo renderci come amministratori e come datori di lavoro appetibili. Così come deve fare qualsiasi azienda sul mercato, così come devono fare tutte le associazioni e i datori di lavoro in generale". Lo ha detto il presidente della Regione, Renzo Testolin, intervenendo a Palazzo regionale durante la cerimonia di consegna delle Stelle al merito del lavoro.
    "Oggi le aspettative, soprattutto dei giovani, sono di conciliare il proprio lavoro - ha detto Testolin - con una vita più attiva al di fuori di quello che è il contesto lavorativo.
    Ma non dobbiamo dimenticarci i doveri di un lavoro, pur nel cercare di trovare delle soluzioni per dare delle nuove opportunità di equilibrio tra quelle che sono le aspettative giuste e legittime di un mondo che è in evoluzione. Perché il lavoro vuol dire sempre raffrontarsi con qualcun altro, non si parla solo di produzione, ma si parla di servizi, di attenzione al prossimo, di un ruolo all'interno della comunità. E allora l'amministrazione regionale si è mossa in questa direzione, con l'attenzione a quella che è stata la costituzione dell'Alleanza per un lavoro di qualità, che coinvolge tutti, coinvolge le imprese, coinvolge le parti sociali, coinvolge soprattutto i lavoratori, coinvolge la formazione, perché tutti questi elementi devono essere messi in fila per creare i presupposti per trovare un nuovo assetto che garantisca la qualità del lavoro".
    In questo contesto, per Testolin "i lavoratori devono approcciarsi con una filosofia che non può essere quella solo delle sette, dello otto o delle sei ore al giorno, ma deve continuare a essere quella di rispetto verso quello che si fa, coscienza di dare un prodotto, un valore di qualità all'interno del proprio contesto lavorativo". (ANSA).
   

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