Valle d'Aosta

Festival, Stefano Nazzi apre La Grande Invasione

''La cronaca va raccontata con rispetto''

Redazione Ansa

''Troppo spesso i fatti di cronaca vengono raccontati in modo morboso con un linguaggio che volutamente vuole forzare le emozioni, io ho voluto raccontarla in un altro modo e soprattutto usando un linguaggio il più essenziale possibile''. A dirlo è il giornalista Stefano Nazzi, ospite di apertura ieri sera al teatro Giacosa di Aosta del Festival della letteratura La grande invasione.
    ''Quando racconto un fatto di cronaca - continua Nazzi - cerco di tenere sempre a mente un concetto fondamentale: il rispetto.
    Il rispetto delle persone coinvolte, delle famiglie, non bisogna indugiare in valutazioni, ma raccontare le storie con distacco e in maniera obiettiva''. Fino a domenica il Festival porterà ad Aosta autori e giornalisti come Francesco Costa, Luca Sofri, Elena Stancanelli, Raffaele Cataldo oltre a Jim Lewis. Il sindaco di Aosta, Gianni Nuti durante l'evento di apertura ha ricordato come: ''Le parole sono il segno dei nostri pensieri, hanno un valore prezioso.
    Dobbiamo tornare a pensare in maniera approfondita e per farlo dobbiamo sapere anche ascoltare e solo così avremo modo di scambiarci i pensieri''. Alla serata inaugurale era presente anche il sindaco di Ivrea Matteo Chiantore, dove la rassegna quest'anno è arrivata alla 12\edizione. ''Aosta e Ivrea sono due città che hanno molto da esprimere, due comunità creative che messe in rete generano un volano di crescita sociale, culturale e perché no anche economico'' ha commentato dal palco Chiantore.
   

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