Valle d'Aosta

Mercalli, "sul cambiamento climatico oggi siamo più vulnerabili"

"I sintomi della malattia sono sotto gli occhi di tutti"

Redazione Ansa

"I sintomi della malattia, diagnostica correttamente, sono sotto gli occhi di tutti. Nel 2022, c'è stata la più grande siccità degli ultimi 200 che ha toccato il Po, tra il 2022 e il 2023 i ghiacciai alpini si sono ridotti del 10%. Il cambiamento climatico c'è sempre stato, è vero, ma è la prima volta che un cambiamento climatico così rapido e intenso avviene su una società complessa fatta di 8 miliardi di persone. Siamo più vulnerabili rispetto a un piccolo villaggio del Neolitico, in cui gli abitanti non capivano i cambiamenti, li subivano, ma erano più resilienti, potevano spostarsi, erano dei nomadi". Lo ha detto Luca Mercalli, presidente della Società meteorologica italiana, durante il convegno "Energia rinnovabile al servizio del territorio e impatto climatico nelle aree montane: soluzioni locali per lo sviluppo sostenibile europeo", organizzato a Saint-Vincent dalla Commissione Enve del Comitato delle Regioni, in collaborazione con la Regione Valle d'Aosta.
    "Il mare sta aumentando di 5 millimetri l'anno, è un fatto - ha aggiunto - e a fine secolo, il mare sarà più alto di 40 centimetri, nella migliore delle ipotesi, o di 120 centimetri, se non facciamo nulla. Per Venezia e Rimini sarebbe un grande problema, vorrebbe dire gestire una migrazione interna, italiana, di circa 400 mila persone. Saranno i nostri concittadini a spostarsi perché il loro territorio sarà diventato inabitabile".

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