Valle d'Aosta

Otto artisti per la ricostruzione della scuola di Vert

Presentato il progetto "Tras-mutazione"

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 17 GIU - Otto artisti valdostani (Marco Bettio, Sophie-Anne Herin, Sarah Ledda, Marco Jaccond, Chicco Margaroli, Massimo Sacchetti, Donato Savin e Barbara Tutino Elter), riuniti nell'associazione culturale White View, hanno reso particolare la demolizione della scuola di Vert, nel Comune di Donnas (avvenuta il 19 aprile scorso), e ora renderanno altrettanto speciale la ricostruzione grazie al progetto "Tras-mutazione. L'école au bord du monde - L'école au bord du temps". L'iniziativa è stata presentata all'area megalitica di Aosta dall'assessore regionale al Sistema educativo e alle Politiche per le relazioni intergenerazionali, Jean-Pierre Guichardaz.
    Il progetto era partito con l'intenzione di adeguare a livello sismico l'edificio scolastico ma poi è diventato molto di più.
    Nel 2022, l'amministrazione di Donnas ha partecipato al bando, finanziato dall'Unione Europea nell'ambito del Pnrr, per la realizzazione di nuovi edifici scolastici. Il plesso di Vert è stato scelto insieme ad altre 216 strutture in tutta Italia e ora sarà demolito e ricostruito da zero. La nuova scuola accoglierà le classi dell'infanzia e della primaria, oltre alla palestra, una sala polivalente, un laboratorio, la mensa e la cucina. Ci sarà anche un'area verde di 545 metri quadrati e una zona per gli orti didattici. Per un totale di circa 2,5 milioni di euro.
    A questo punto si è innestata una nuova iniziativa, con il Comune che ha partecipato al bando "Nuove scuole" della Fondazione Compagnia di San Paolo, venendo selezionato con il progetto "La scuola di tutti", curato dall'architetto Federica Castiglioni e dallo psicologo Stefano Ghidoni, che si propone di aiutare la comunità in questo passaggio e far sì che costruzione di una nuova scuola sia una preziosa occasione per coinvolgere attivamente enti territoriali e comunità residente nella progettazione di un edificio aperto a tutti. "La condivisione con gli artisti vuole rendere la popolazione partecipe di un processo che non deve risultare estraneo - dice Guichardaz -, ma che anzi è fatto proprio per portare a far rinascere la scuola dentro tutti coloro che l'hanno vissuta". (ANSA).
   

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