Valle d'Aosta

Condominio all'Arco d'Augusto, Area Democratica solleva sette criticità

Redazione Ansa

A poco più di un anno dal via libera alla sua costruzione, il nuovo condominio che sorgerà in piazza Arco d'Augusto continua a far discutere. L'iter per l'approvazione del progetto, iniziato nel 2021, era stato piuttosto complicato, con la Commissione edilizia del Comune di Aosta che più volte aveva espresso parere negativo sulla sua realizzazione, ma il nulla osta arrivato poi dalla Soprintendenza aveva fatto sì che l'Amministrazione comunale concedesse lo scorso giugno il permesso di costruire. "Il Comune di Aosta sollevava però anche delle criticità sull'applicazione del Piano Casa - dice la consigliera regionale Erika Guichardaz -, da lì abbiamo iniziato ad approfondire alcuni aspetti della vicenda, chiedendo dei chiarimenti su alcuni punti che non sono mai arrivati". Sono sette i punti di criticità che Area Democratica ha esposto durante una conferenza stampa: il titolo edilizio di nuova costruzione rilasciato, la ricollocazione dei volumi, la verifica dei volumi, la destinazione d'uso, la realizzazione di un'autorimessa, la deroga al tetto in lose e il ruolo della Commissione edilizia. "Abbiamo un edificio che si affaccia sul monumento più importante di Aosta che ora ha il tetto in lose, ma è stata data una deroga anche a quell'aspetto - dice Guichardaz -, è come se il Piano Casa potesse derogare anche su altre leggi. Noi vogliamo che tutti i cittadini siano trattati allo stesso modo. Se oggi c'è una deroga al tetto in lose, dovrà essercene una anche un domani per chi vorrà rifare il tetto in centro storico. Deve esserci parità di trattamento.
    Vogliamo capire cosa si può fare e cosa no". L'aumento di volume, con il nuovo edificio che conterà cinque piani, rientra nel 35% di aumento consentito dal Piano Casa, anche se "sembra che la bozza di delibera regionale, che va a precisare alcuni aspetti del Piano Casa, consentirà solo l'aumento di un piano, una buona notizia" aggiunge Guichardaz, che prosegue: "Non ottenendo dei chiarimenti continueremo a sollecitare la questione in Consiglio regionale. Nonostante la Commissione edilizia abbia dato quattro pareri negativi, nel permesso di costruire non troviamo una motivazione per non dare atto al parere della commissione edilizia". 
   

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