"I primi interventi sono essenzialmente legati, come stabilisce il codice, a quelli effettuati dai Comuni, come ad esempio ripristinare le strade e i servizi essenziali. Quella arteria che è importante e strategica, temo non possa essere messa in sesto e resa percorribile nello spazio di un mese".
"Si tratta di una sciagura nella sciagura - ha aggiunto - perché Cogne e tutta quell'area vivono di turismo stagionale e nel nel mezzo di una stagione promettente arriva questa calamità che mi auguro non venga più considerata un evento eccezionale. come tutte quelle zone. Non è più tempo di eventi eccezionali on eventi ordinari con i quali saremo chiamati a fare i conti, tanto le istituzioni quanto i cittadini. Dobbiamo abituarci a convivere e quindi a mettere mano a una seria campagna di prevenzione. Sia per le strutture che per la prevenzione verbale, per comunicare a chi vive in quelle aree come deve comportarsi in caso di necessità". "La nuova strada che bisogna imboccare - ha concluso - è quella delle assicurazioni. Dobbiamo ricorrere alle polizze assicurative per le aziende, non possiamo pensare che lo Stato possa intervenire sempre e per tutti. Non ci sono più le risorse necessarie per un'emergenza che è diventata pressoché quotidiana".