Valle d'Aosta

Rete civica sferza sindaci e parroci, "attivatevi sulle Cer"

Invito a farsi "parte attiva" nel progetto

Redazione Ansa

"Dall'inizio di aprile è stato aperto lo sportello del Gestore dei servizi energetici (Gse) per la presentazione delle richieste di contributo statale per le Cer; sono arrivate e stanno arrivando centinaia di richieste, ma risulta che in Valle d'Aosta ci siano al momento solo cinque Comunità di energia rinnovabile costituite, tutte di iniziativa privata, nessuna di iniziativa pubblica (Regione e Comuni) o su impulso delle parrocchie o della diocesi. Nel territorio italiano invece i Comuni e le parrocchie sono particolarmente attivi e presenti. Riteniamo che l'opportunità non vada sciupata neanche in Valle d'Aosta. Pensiamo che i sindaci e i parroci valdostani debbano essere in prima fila". E' quanto si legge in una lettera che Rete civica ha inviato a sindaci e parroci valdostani in merito alla creazione di Comunità di energia rinnovabile.
    La partecipazione alle Cer può avvenire come "produttore" o come "consumatore", con "vantaggi per entrambi", oltre a "numerosi benefici (ambientale, economico, sociale, socio-economico, civico)". "Riteniamo - scrive Rete civica - che ogni sindaco e ogni parroco dovrebbe farsi parte attiva nelle costituzione di Cer. E pensiamo anche che ogni parroco dovrebbe invitare i suoi fedeli a partecipare ad una Cer e che ogni sindaco dovrebbe invitare i propri concittadini a partecipare ad una Cer.
    Immaginiamo una Valle d'Aosta in cui la stragrande maggioranza degli abitanti partecipa ad una Cer e la nostra diventa in questo modo una eco-regione, che funziona solo con energia pulita (fotovoltaico e idroelettrico), senza più combustibili fossili e senza più emissioni inquinanti". 
   

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