Sono Marco Bagliani, di 59 anni, di Torino, e Luca Giribone (34) di Bricherasio (Torino) le due vittime dell'incidente avvenuto ieri sul Mont Greuvetta, in Val Ferret (Courmayeur), sul versante italiano del massiccio del Monte Bianco.
La tragedia è avvenuta a causa del probabile cedimento di un ancoraggio. Un terzo alpinista, ligure, rimasto in parete è riuscito a dare l'allarme ed è stato recuperato a quota 3.500 metri di quota. Sul posto, in elicottero, il Soccorso alpino valdostano e il Soccorso alpino della guardia di finanza di Entrèves, che si occupa degli accertamenti. In base a una prima ricostruzione, i due alpinisti morti sono precipitati per almeno 200 metri.
Bagliani era professore ordinario al Dipartimento di Economia e statistica dell’Università di Torino mentre Giribone lavorava alla Skf di Villar Perosa (Torino). Entrambi erano soci del Club alpino accademico Italiano (Caai) gruppo occidentale, sezione del Cai nata per riunire i soci con meriti speciali nell'alpinismo senza guide.
Bagliani, accademico del Cai, ha praticato alpinismo di alto livello con la salita di vie di grande impegno su grandi pareti (Nord del Cervino, Pilone Centrale al Bianco, Pilastro Rosso, Grandes Jorasses), vie tecniche in ambiente (Couloir Nord Ovest del Dru) così come scalate su roccia di alta difficoltà, dalle guglie del Monte Bianco (Fou, Grand Capucin), alle pareti dolomitiche, fino in Patagonia, sull’Aguja Guillaumet. Era entrato nel Caai nel 2017 e dal 1985 era istruttore di alpinismo nella Scuola Gervasutti.
Giribone aveva fatto ingresso nel Club alpino accademico Italiano l’anno scorso. Appassionato della grande avventura in montagna, aveva già affrontato salite sulle selvagge pareti del Delfinato, fuori moda nel panorama alpinistico attuale e quindi poco frequentate. Vantava anche un’ottima capacità nello sci ripido. Tra le sue imprese, la traversata del massiccio francese degli Ecrins (12 mila metri di dislivello) in sette giorni.