Valle d'Aosta

Piano trasporti, Rete civica "giudizio negativo"

"Nella nuova bozza esigenze corporative e campanilistiche"

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 24 LUG - "Tutti i progetti più discutibili e più negativi dal punto di vista ambientale hanno trovato spazio nella versione 2024 di un Piano regionale dei trasporti che insegue le esigenze corporative e campanilistiche e che non manifesta la reale volontà di ricercare un sistema di mobilità più sostenibile e più attento alle esigenze di tutela ambientale". Così in una nota Rete civica, che "esprime un giudizio negativo sulla bozza varata dalla giunta e invita cittadini e associazioni a presentare osservazioni nel corso della procedura di Vas".
    Secondo Rete civica ci sono "profondi e preoccupanti cambiamenti rispetto al testo precedente". Un primo elaborato - sottolinea il movimento - era stato prodotto nel 2019 dalla stessa società Tps di Perugia che ha redatto il piano adottato nei giorni scorsi dalla giunta. Nel 2020 l'allora assessora ai Trasporti Chiara Minelli lo aveva recuperato, ottenendo un aggiornamento, e nei primi mesi del 2021 lo aveva "portato all'esame dell'esecutivo per avviare la procedura di Valutazione ambientale strategica, senza la quale il documento non poteva essere approvato dal Consiglio. La giunta però, anche per espressa volontà di esponenti della maggioranza, non aveva voluto procedere e tutto si è di nuovo fermato per altri tre anni".
    Da un "primo sommario esame del documento" presentato ieri - scrive Rete civica - "emergono in particolare: il raddoppio del Tunnel del Monte Bianco, impostazione che fa a pugni con l'esigenza di ridurre il transito di Tir attraverso la Valle d'Aosta (fonte di traffico, pericolo e inquinamento) e che non tiene conto della ferma opposizione dei Comuni della Valle di Chamonix al raddoppio del Tmb; lo smantellamento della tratta ferroviaria Aosta-Pré-Saint-Didier, contrariamente al testo del 2021 e in spregio alla legge regionale n. 22/2016, scaturita dall'iniziativa popolare; una nuova galleria autostradale a due canne tra Hône e Donnas; la realizzazione del collegamento funiviario fra la Valle d'Ayas e il Breuil attraversando il vallone di Cime Bianche, senza tener conto del divieto di realizzare impianti a fune nelle aree protette Natura 2000; la costruzione di un collegamento viario fra Brusson e Gressoney-Saint-Jean attraverso il colle della Ranzola". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it