(ANSA) - AOSTA, 30 LUG - "Non è stato un 'dovere' ma è quasi
stato un gioco, un piacere personale. Le vette sono venute una
dopo l'altra e poi quando ha iniziato ad avvicinarsi il 14,
l'idea di provare a salirle tutte si concretizzava, sempre con
professionalità, preparazione, concentrazione e tanta
determinazione".
Camandona e Dante Luboz, arrivati domenica in vetta, hanno
addirittura fatto le foto senza guanti: "Si sta benissimo,
giornata incredibile", ha detto Marco alla moglie, telefonandole
dalla cima.
"Un ringraziamento particolare - dice oggi l'alpinista - va
ai miei genitori e in particolare a mia moglie Barbara che mi ha
sempre sostenuto, aiutato e spronato nei momenti un po' più bui
e ha sempre 'sopportato' i lunghi periodi di assenza da casa".
Per questo "adesso è giunta l'ora di tornare dalle nostre
famiglie. La voglia di vedere un po' di verde e fiori è tanta
dopo 40 giorni di grigio e bianco", conclude Camandona. (ANSA).
Camandona completa la collezione degli ottomila, "quasi un gioco"
L'alpinista: "Non è stato un 'dovere', ma un piacere personale"