Valle d'Aosta

Sistema integrato 0-6, "rispettare regole e professionalità"

Sindacati chiedono equità di trattamento e sicurezza sul lavoro

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 01 AGO - "La sicurezza sul posto di lavoro e l'equità di trattamento per i lavoratori dello stesso settore" sono i temi su cui si concentrano i segretari regionali delle organizzazioni sindacali Flc-Cgil, Cisl-Scuola, Savt-École e Snals Confsal in merito alla sperimentazione del percorso integrato 0-6 anni in Valle d'Aosta.
    "La questione della sicurezza - si legge in una nota congiunta - è stata più volte da noi sollevata negli ultimi 14 mesi, durante le riunioni con i responsabili dell'assessorato: solo a seguito delle continue sollecitazioni sindacali nella bozza di protocollo è stata inserita una specifica parte, relativa alla sicurezza, che andrà a definire compiti e responsabilità delle parti interessate".
    Riguardo al caso di Jovençan, "rimaniamo sconcertati poiché nessuna informazione preventiva è stata fornita ai sindacati e si è a lungo millantato che la scuola dell'infanzia fosse aperta dalle 8 del mattino, quando la maestra era presente dalle 9, come riconosciuto dalla stessa responsabile dell'istruzione a livello comunale. In tal modo, si ingenera l'idea che la maestra e l'educatrice dell'asilo nido svolgano il medesimo lavoro, quando per formazione personale, tipologia di contratto e finalità dei rispettivi ambiti lavorativi questo non corrisponde a verità. Sempre per quanto riguarda la sicurezza" i sindacati "ricordano che nel mese di febbraio 2023 avevano presentato una petizione, raccogliendo 1621 firme, al presidente della regione ed al presidente del Celva, per richiedere la presenza stabile dei bidelli nella scuola dell'infanzia, così da garantire sempre la presenza contemporanea di almeno due adulti in ciascun plesso".
    Il secondo aspetto - quello dell'equità di trattamento - è relativo ai cosiddetti "fuori zona". Secondo i sindacati "è evidente che se il plesso di Jovençan accogliesse due bambini che, per residenza, dovrebbero frequentare un altro plesso, in quest'ultimo mancherebbero due iscritti e meno iscritti significa, in prospettiva, meno posti di lavoro. Una dinamica di questo tipo potrebbe, quindi, portare a diminuire gli insegnanti in un plesso senza determinarne necessariamente l'aumento in un altro". (ANSA).
   

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