Valle d'Aosta

A5 Aosta-Monte Bianco, Rav "servono alternative ai rincari"

"Con nuovi aumenti si rischia di spostare traffico in statale"

Redazione Ansa

La richiesta di incrementi tariffari a due cifre potrebbe non essere l'unica strada nel futuro della Rav. A metterlo nero su bianco è la stessa società, che gestisce il tratto di autostrada A5 Aosta-Monte Bianco, nel bilancio 2023 approvato in primavera. Lo scorso anno la Rav aveva chiesto per il 2024 un incremento tariffario del 17,96% ma il Mit lo aveva concesso solo del 2,3%.
    "Gli interventi previsti - si legge nel bilancio - nel Piano economico finanziario (Pef) quanto a impatti tariffari, contributi attesi e valore di subentro, rappresentano delle misure limite, in particolar modo per quanto riguarda l'impatto sull'utenza; è presumibile che gli incrementi tariffari riportati nella proposta, se attuati, rischiano di spostare i flussi di traffico su altre alternative stradali, vanificando la mission iniziale della Rav, che risultava essere proprio l'incentivazione sia del traffico leggero e ancor più di quello pesante ad utilizzare l'asset autostradale".
    Quindi "partendo da tale premessa l'obiettivo da perseguire risulta essere quello di trovare alternative possibili all'attuale previsione di Pef, privilegiando accordi tra i soci ed i ministeri che contemperino tutte le giuste istanze degli stakeholder della Rav, in modo tale che ci sia un accordo complessivo, con possibili ridimensionamenti delle attese degli stakeholder stessi. Si tratta di una sfida importante che dovrà vedere impegnata la società a proporre soluzioni alternative".
    Secondo Rav "resta di tutta evidenza come il quadro economico-finanziario estremamente critico in cui versa la società" - si legge nel bilancio 2023 - "rende l'ipotesi tariffaria difficilmente accettabile dall'utenza e dal territorio, con la conseguente difficoltà nel catturare i flussi di traffico dalla parallela strada statale 26. E' peraltro evidente che lo spostamento di traffico conseguente a incrementi tariffari annui così elevati porterebbe a un conseguente nuovo squilibrio del Piano economico finanziario".

   Dopo l’approvazione del bilancio 2023, nei mesi scorsi, sono stati rinnovati i vertici della Rav: l’amministratore delegato (Mirko Nanni è subentrato a Costantino Ivoi), il presidente del consiglio di amministrazione (Nando Sandro Sapia ha sostituito Paolo Vietti) e il suo vice (Francesco Sapio al posto di Roberto Ramaccia). Autostrade per l’Italia spa è la controllante indiretta di Rav: il 58% delle azioni è in mano alla Società italiana per azioni per il Traforo del Monte Bianco e il 42% alla Regione Valle d'Aosta. 
   

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