Valle d'Aosta

Tassa di soggiorno, in Valle d'Aosta applicata dall'80% dei comuni

Prima regione per quota di enti locali a riscuotere il tributo

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 27 AGO - La Valle d'Aosta è la regione italiana in cui si registra la percentuale più ampia di comuni che applicano la tassa di soggiorno tra quelli aventi diritto: al 2023 sono infatti 59 sui 74, quasi l'80% (79,7%). Nel 2019 erano 57 gli enti locali che avevano avuto incassi da questa tassa. Lo ha rivelato un'elaborazione di Centro studi enti locali basata su dati Mef, Banca d'Italia e Istat.
    Ad oggi l'imposta può essere istituita dai capoluoghi di provincia e dai comuni inclusi negli elenchi regionali delle località turistiche o delle città d'arte e da quelli che hanno sede giuridica nelle isole minori o nel cui territorio insistano isole minori. Uno studio della Banca d'Italia diffuso nel 2018 aveva quantificato in 5.730 i comuni che rientrano in queste categorie, circa il 70% del totale.
    Forse nel timore che si traduca in un deterrente per i turisti, soltanto il 22% di questi (1.268) ha di fatto applicato il tributo nel 2023. Si tratta comunque di un numero in aumento rispetto agli anni precedenti: i comuni che applicavano la tassa sono stati 1.143 nel 2022, 1.059 nel 2021, 1.046 nel 2020 e 1.003 nel 2019. Il Molise nel 2023 è stata l'unica regione "tourist tax free". (ANSA).
   

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