(ANSA) - AOSTA, 28 AGO - Secondo i consulenti della procura
di Aosta, una manutenzione adeguata e conforme al piano di
indirizzo operativo previsto da Deval avrebbe evitato il grande
incendio boschivo del 19 luglio 2023 tra Aymavilles e
Villeneuve.
L'innesco del rogo, secondo la consulenza affidata dal pm
Giovanni Roteglia, è da correlare al corto circuito registrato
dal Centro di controllo Deval alle 15.
Quindi - ritengono i consulenti - considerata la ventosità di
quei giorni, è presumibile che un rametto sia caduto sulla testa
del traliccio nell'area sottostante al gruppo di alberi,
interponendosi tra due connettori della linea con una lunghezza
sufficiente a innescare una violenta scarica. Lo stesso rametto,
incendiandosi, sarebbe poi caduto a terra determinando il rogo
boschivo, divampato appena dopo l'abitato di Poyaz.
A detta dei consulenti della procura, se le prescrizioni
sulle distanze e posizioni di rispetto tra le linee elettriche e
alberi e rami non vengono rispettate, si possono scatenare
incendi. I consulenti ritengono che ci sia stata negligenza, con
la mancata attuazione del piano di indirizzo operativo previsto
da Deval. Le videocamere del comune di Saint-Pierre hanno
immortalato le varie fasi dell'incendio.
In questo filone di indagine, che riguarda le fattispecie
colpose di incendio boschivo e inquinamento ambientale, sono
indagati: il presidente e amministratore delegato di Deval,
Giorgio Pession di 60 anni, di Valtournenche; Domenico Mileto,
di 58 anni, di Saint-Marcel, come assistente tecnico di rete
componente dell'unità operativa territoriale Deval Aosta;
Valerio Zinetti, di 57 anni, di Aosta, responsabile dell'unità
operativa territoriale Deval di Aosta; Valter Musso, di 48 anni,
di Aosta, Luigi Traverso, di 63 anni, di Genova, come funzionari
Deval che si sono occupati, tra l'altro, della guida alla
corretta individuazione delle criticità delle linee aeree.
(ANSA).
Consulenti pm, "senza negligenza Deval rogo Aymavilles evitato"
"Ramo in fiamme dopo aver toccato la linea elettrica"