Valle d'Aosta

Torna Plaisirs de Culture, al centro il Patrimonio delle reti

Dal 14 al 22 settembre, apertura al Castello di Introd

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 06 SET - Otto giorni di eventi: non solo mostre, conferenze e presentazioni di libri, ma anche workshop di scrittura, approfondimenti e laboratori. Dal 14 al 22 settembre, torna per la dodicesima volta 'Plaisirs de Culture', iniziativa organizzata dall'assessorato ai Beni e attività culturali, che rientra nell'ambito delle Giornate europee del patrimonio. La rassegna culturale toccherà diversi luoghi della Valle d'Aosta, castelli, siti archeologici, chiese, antiche miniere e cantieri di restauro, con la voglia di promuovere la conoscenza e uniti da un unico fil rouge.
    Sarà il patrimonio delle reti e delle connessioni il tema dell'edizione 2024 di 'Plaisirs de Culture', argomento trasversale e paneuropeo che invita a riflettere sulla specifica identità itineraria della Valle d'Aosta, nata come regione di transito e scambio attraverso la catena alpina.
    "Come Valle d'Aosta abbiamo scelto di mantenere una programmazione lunga, su più giornate - dice Laura Montani, soprintendente ai Beni culturali -, così da poter mettere in rete i lavori di tutti. Ci sono attività rivolte a un pubblico molto ampio, che speriamo siano gradite sia dai valdostani sia dai turisti presenti sul nostro territorio". Quest'anno, Plaisirs de Culture si aprirà venerdì 13 settembre alle 18 al castello di Introd, entrato di recente nel patrimonio culturale di proprietà regionale, che ospiterà uno spettacolo dei danzatori-acrobati del Teatro Tascabile di Bergamo, a cui seguiranno visite guidate e il concerto della band toscana Fantomatik Orchestra.
    "Attraverso il nostro patrimonio - dice l'assessore ai Beni e attività culturali, Jean-Pierre Guichardaz - raccontiamo ciò che siamo oggi, con varie modalità e Plaisirs de Culture è una di queste. Mi rendo conto di come le nostre strutture non facciano cose fine a se stesse, ma tutto ciò che viene elaborato trova alla fine un fil rouge per costruire una narrazione. Lo sforzo è quello di non fare qualcosa di esclusivo, ma di far fruire i nostri beni intercettando tutti, anche le persone che hanno necessità particolari". (ANSA).
   

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