"La Valle ha saputo interpretare appieno i valori della gente di montagna, essendone, a un tempo, depositaria e crocevia di incontri e scambi, come ha ricordato il presidente Testolin. Orgogliosa custode della propria autonomia seppe farsi ascoltare nel pieno della lotta, sino ad ottenere dal Governo Bonomi l'impegno - solennemente annunciato il 16 dicembre 1944 dal Presidente del Consiglio in un messaggio -, la garanzia, dell'autonomia amministrativa e culturale, assieme alla espressione dell'elogio rivolto 'ai Patrioti e a tutta la fedele popolazione della Val d'Aosta, per la lotta, intelligente, aspra, tenace e continua che, a prezzo di enormi sacrifici, conducono in difesa della libertà e dell'unità della Patria'. La classe dirigente che si apprestava ad assumere responsabilità in Valle, aveva piedi solidamente piantati nella Resistenza: Emile Chanoux, tra i fondatori della Jeune Vallé d'Aoste, come ho ricordato, martire della libertà. Frederic Chabod, il partigiano Lazzaro, primo presidente del Consiglio della Valle". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante l'ottantesimo anniversario della Resistenza, Liberazione e Autonomia della Valle d'Aosta.
"Il 1944, come nel resto d'Italia, fu un anno terribile in Val d'Aosta. Il movimento partigiano - guidato da figure prestigiose come Emile Chanoux, martire della Resistenza - fondato sulle radici antifasciste coltivate negli anni precedenti, seppe svolgere un ruolo di grande importanza nel definire il futuro della 'Petite Patrie' inserita nel più ampio destino d'Italia. Oggi siamo qui per onorare il contributo che i valdostani seppero dare alla costruzione della Repubblica, fieri del loro apporto al Risorgimento e all'Unità d'Italia, sin dalla decisione unanime del Conseil Double della città di Aosta, nel 1849" ha proseguito il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. "Venne allora dichiarato: 'Questa provincia d'Aosta sarà sempre parte integrante della bella penisola italiana'. Non valsero a mutare questo atteggiamento decisioni infauste come la soppressione della Provincia operata dal governo Rattazzi nel 1859, con il declassamento a Circondario, né i tentativi del fascismo di operare, anche in queste terre, l'umiliazione della popolazione autoctona cercando di sottrarle cultura e identità. E' la storia a parlare: la Valle è sempre stata un elemento costitutivo del divenire d'Italia: Era stata impegnata nelle lotte per il Risorgimento e nella Prima guerra mondiale. Una esperienza unica nei territori e nelle popolazioni di frontiera", ha aggiunto.
"La Valle d'Aosta è uno dei cardini del sistema autonomie" - "Solidamente Aosta e la sua Valle costituiscono uno dei cardini del sistema delle autonomie della Repubblica. Una Repubblica, ce lo ricorda l'art. 114 della Costituzione che non è solo riassunta nell'ordinamento statale, ma è costituita 'dai Comuni, dalle Province, dalle Regioni e dallo Stato'. Quale migliore riconoscimento per la battaglia dell'autonomia orgogliosamente portata avanti con successo in Val d'Aosta?". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante l'ottantesimo anniversario della Resistenza, Liberazione e Autonomia della Valle d'Aosta.