Valle d'Aosta

Guichardaz, "recuperare il rispetto per la classe insegnante"

Inaugurato l'anno scolastico, "a scuola si impara a essere liberi"

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 11 SET - "Agli insegnanti auguro di poter lavorare in modo sereno e che il loro importante lavoro sia apprezzato sempre di più, perché voi siete come abilissimi scultori che maneggiano la più preziosa delle materie e cioè i nostri ragazzi, plasmandoli in meravigliose opere d'arte. Mi piacerebbe che al posto delle critiche spesso gratuite contro la scuola e i suoi operatori, al posto dei giudizi sommari, della violenza verbale e a volte fisica contro la classe insegnante si recuperasse il rispetto per una professione che oggi è diventata quasi una missione". Così l'assessore al Sistema educativo, Jean-Pierre Guichardaz, durante l'inaugurazione dell'anno scolastico 2024/2025 presso la scuola primaria di Gressan capoluogo. Nell'occasione è stato anche svelato il murales realizzato dall'artista Giuliana Cunéaz.
    "E' proprio a scuola - ha detto Guichardaz rivolgendosi ai bambini - che si impara ad essere liberi, si impara a costruire quello che viene chiamato lo 'spirito critico', cioè la capacità di guardare alle cose per come sono realmente e non per come ci vengono raccontate da chi ha interesse di farci credere ciò che non è. E secondo voi a chi può interessare che noi si creda alle bugie o a delle storie che non sono vere? Già... a chi vuole comandare con prepotenza senza che i suoi ordini siano messi in discussione, anche quando questi sono chiaramente sbagliati, anche quando questi sono impartiti per il solo gusto di esercitare il potere, di sentirsi superiore".
    Per l'assessore "la scuola ha il compito bellissimo di aiutarci ad uscire dai nostri recinti, dai nostri limiti, dalle nostre insicurezze dandoci gli strumenti necessari a stare nel mondo, così che anche fuori dal tempo dedicato alle lezioni noi si continui ad imparare. Imparare ad essere persone migliori, tolleranti, generose, attive, creative, socievoli, non solo attraverso l'esperienza ma anche attraverso la conoscenza e lo studio". (ANSA).
   

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