In merito all'allerta meteo del 4-5 settembre scorsi "è gravissimo quanto riportato da un articolo secondo cui 'in Valle d'Aosta, ancora una volta, si aprono le dighe senza avvisare il sistema di protezione civile piemontese'. Un'affermazione senza alcun fondamento, completamente sbagliata e anche offensiva, perché la funzione degli invasi è anche quella di 'laminare' le piene, cioè di trattenere e accumulare quantitativi di acqua.
"La Protezione civile regionale - ha aggiunto - ha preso contatto con il Direttore generale di Arpa Piemonte, per quanto riguarda i rapporti tra Centro funzionale valdostano e piemontese, e con il direttore della Protezione civile della Regione Piemonte, per quanto riguarda le comunicazioni tra le due strutture regionali, dato che il flusso di comunicazioni verso i Comuni piemontesi avviene per il tramite della filiera della Regione Piemonte/Province/Prefetture piemontesi. Gli operatori della Protezione civile valdostana sono ovviamente disponibili a eventuali implementazioni dei flussi informativi, ma hanno in primis richiesto e trovato condivisione di intenti".
Testolin, "in Valle d'Aosta nessuna diga aperta a casaccio"
Replica dopo l'allerta meteo di inizio settembre