Valle d'Aosta

Consigliera Parità, 'l'Aosta Pride promuove inclusione sociale'

Manfrin: "Eventi di propaganda politica travestiti da cultura"

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 20 SET - "Come consigliera di Parità ho ritenuto che l'iniziativa 'Aosta Pride' deve essere qualificata come attività di inclusione sociale e di promozione culturale del rifiuto di ogni discriminazione, per cui il patrocinio si rivela coerente con le mie finalità istituzionali e in particolare con l'attuazione delle politiche di pari opportunità da parte dei soggetti pubblici e privati che operano nel mercato del lavoro e la diffusione della conoscenza di buone prassi e attività di informazione culturale su problemi delle pari opportunità e sulle varie forme di discriminazioni". Così la consigliera di Parità, Katya Foletto, in uno scritto sul patrocinio di eventi in programma durante l'Aosta Pride, letto in aula dall'assessore al Lavoro, Luigi Bertschy, rispondendo a una interpellanza della Lega.
    "L'attività di sostegno fornita - ha aggiunto Foletto - consiste nel sostenere, a livello di promozione attraverso canali social, alcune iniziative e nel supportare il Comitato organizzazione per alcuni eventi attraverso la società che gestisce servizi di comunicazione". Bertschy ha poi detto che "non compete al governo fornire giudizi di valore sull'agire dell'Università della Valle d'Aosta e della consigliera di Parità. Condividiamo comunque le decisioni che vengono assunte a favore della libertà di espressione e a contrasto di ogni discriminazione".
    Secondo il capogruppo della Lega, Andrea Manfrin, "si tratta di appuntamenti - è il caso di dirlo - 'travestiti' da eventi culturali che di fatto, invece sono l'occasione per fare propaganda politica come quello di una drag queen che, in associazione proprio con un partito politico, ha lanciato il 'Dragtivism Tour Italia' per raccontare l'importanza dell'attivismo drag, oppure l'ennesimo appuntamento con letture di fiabe per bambini dai 6 ai 10 anni per veicolare l'ideologia gender". Per Manfrin "la mission della consigliera di Parità riguarda il settore del lavoro e la sua azione dovrebbe essere limitata a questo ambito. Che cosa c'entrano le favole rivisitate in chiave drag o le canzoni strabordanti di doppi sensi di cattivo gusto quando non esplicitamente volgari? Il regolamento regionale sulle concessioni di patrocini prevede che possano essere revocate in caso di eventi che possono pregiudicare il decoro della Regione".
    "Chi si prende la responsabilità - ha aggiunto il consigliere Simone Perron - di spalancare le porte a un clima di sessualizzazione dei minori si rende implicitamente responsabile della veicolazione di una mentalità sotterranea molto pericolosa". (ANSA).
   

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