Valle d'Aosta

Valle d'Aosta aperta, "preoccupazione per le microcomunità"

"Non vorremmo che si pensasse a delle esternalizzazioni"

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 28 SET - "Dopo la situazione, per mesi negata, nella struttura di Variney che vedeva cambi continui di coordinatori e criticità evidenziate da più parti, abbiamo iniziato a concentrarci sui tagli del servizio infermieristico nelle strutture di Doues e Roisan, i cui dati fornitici non ci convincono, e sulle disparità di trattamento di infermieri e personale socio-sanitario che operano nelle diverse strutture della regione. Il Piano della salute e del benessere sociale parla di un nuovo modello organizzativo, ma non vorremmo che questo modello fosse pensato al ribasso, magari con la privatizzazione o esternalizzazione dei servizi delle Unités e del JB Festaz". Così in una nota Valle d'Aosta aperta.
    "Si pensa - prosegue la coalizione - di riorganizzare senza coinvolgere il personale delle microcomunità e dei servizi domiciliari, i sindacati e le associazioni degli utenti? Si intendono perpetuare delle disparità che continuiamo a rilevare sia rispetto ai servizi offerti sia rispetto al trattamento del personale che vi opera? La consulenza di oltre 70 mila euro data per lo studio di fattibilità per l'istituzione di un Ente strumentale per la gestione dei servizi alla persona non può non tener conto della complessità assistenziale dell'attuale utenza e delle disparità che continuiamo a segnalare".
    Per questo "Valle d'Aosta Aperta, attraverso l'attività della consigliera Erika Guichardaz, anche nel prossimo Consiglio porterà questi temi in aula perché da parte del governo Testolin sembra non esserci interesse per ciò che sta avvenendo sul territorio e per la necessità di intervenire. È urgente dare risposte ai tanti valdostani che aspettano mesi per l'inserimento in una struttura dei propri familiari e al personale che da anni chiede di essere ascoltato". (ANSA).
   

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