Valle d'Aosta

Testolin a Parigi, "serve il raddoppio del traforo del Monte Bianco"

Presidente della Valle d'Aosta incontra ministro Esteri francese

Redazione Ansa

Il presidente della Regione Valle d'Aosta, Renzo Testolin, nel corso di un incontro bilaterale a Parigi con il ministro degli Esteri francese, Jean-Noel Barrot, è tornato a promuovere il raddoppio del traforo del Monte Bianco, un progetto - secondo Testolin - che porterà a suo avviso notevoli benefici in termini di scambi bilaterali ed europei".
    In occasione del colloquio con il capo della diplomazia francese a Parigi, ''particolare attenzione è stata data al progetto di raddoppio del tunnel del Monte Bianco'' ha riferito Testolin, intervistato dall'ANSA a margine del XIX/o Summit internazionale della Francofonia, dove il presidente della Valle d'Aosta è stato invitato quest'anno a partecipare dal presidente Emmanuel Macron.
    Evocando un progetto di ammodernamento "fondamentale" per mantenere saldi legami non solo tra Italia e Francia ma anche al livello europeo ed internazionale, incluso da un punto di vista turistico e commerciale, Testolin ha precisato che il tunnel del Monte Bianco ha "bisogno di un raddoppio" per sostenere gli attuali flussi del traffico e ''per non dover chiudere tre volte all'anno" per lavori di manutenzione.
    Per il presidente della Valle d'Aosta, il problema non è tanto l'individuazione delle risorse economiche quanto il via libera politico da parte di tutti gli attori coinvolti. Quanto alla realizzazione, ''le tecnologie attuali permetterebbero di realizzarlo in tempi assolutamente utili", assicura Testolin, a margine dell'incontro sulla Francofonia al Grand Palais di Parigi. E il raddoppio avrebbe ''effetti positivi sia al livello locale sia internazionale''.
    Il tema è già stato sollevato pochi giorni fa in occasione di un colloquio tra il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e lo stesso Barrot. Quest'ultimo si è mostrato ricettivo ed ha indicato interlocutori in Savoia per contribuire all'avanzamento del progetto. Il raddoppio del traforo permetterebbe, tra l'altro, di fluidificare il transito sotto il Monte Bianco e affrontare i lavori di manutenzione in maniera più serena e ragionata. 
   

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