(ANSA) - AOSTA, 07 OTT - "E' evidente che c'è un'assoluta
discrepanza tra i dati riportati nell'inchiesta giornalistica e
la situazione reale. Questo probabilmente è dovuto a una
criticità nel recepimento dei dati aggiornati.
"Grazie ai fondi regionali - spiega Uberti - che
l'assessorato alla Sanità ha stanziato, il nostro parco
tecnologico delle cosiddette 'grandi apparecchiature' è per la
maggior parte rinnovato e per una minima parte in via di
rinnovamento. Ad oggi solo il 25% delle grandi apparecchiature,
ossia tre, ha più di dieci anni. Si tratta di una percentuale
virtuosa, probabilmente la migliore tra le regioni italiane. A
breve il 100% del parco risulterà rinnovato poiché per le tre
apparecchiature più vecchie le procedure di sostituzione sono
già avviate. Per quanto riguarda la situazione a fine 2023, a
cui fa riferimento l'articolo, sei macchinari su 12 non avevano
più di cinque anni".
"Voglio anche sottolineare - aggiunge il direttore generale -
che siamo tra le poche aziende sanitarie ad aver già utilizzato
e rendicontato integralmente i finanziamenti assegnati dal Pnrr
per l'aggiornamento delle Grandi Tecnologie",
"Le nuove apparecchiature di cui ci siamo dotati recentemente
- prosegue Uberti -, penso alla Pet (utile nella diagnosi e
nella stadiazione di vari tipi di tumore) e alla Gamma-camera,
sono tra le più avanzate sul mercato e presenti in pochissimi
centri in Italia. Garantiscono un notevole miglioramento della
qualità e della velocità degli esami, oltre a offrire maggior
comfort per i pazienti, contribuendo a elevare il livello
dell'assistenza sanitaria fornita ai cittadini valdostani e non
solo (la mobilità attiva è molto alta)". (ANSA).
Usl, solo il 25% dei grandi macchinari ha più di dieci anni
Precisazione dell'azienda sui dati Agenas diffusi dal Corriere