E' stato trovato senza vita nel vallone di Saint-Marcel, a circa 25 chilometri di Aosta, il corpo di Francesco Capuzzo, il trentatreenne di Basiglio (Milano) scomparso da casa il 24 settembre. Il cadavere era in fondo a un dirupo, in un'area impervia, sotto a un salto di roccia nella zona delle vecchie miniere. Da stabilire se sia trattato di una caduta durante un'escursione in stile 'survival' che aveva annunciato di voler tentare o di un gesto volontario. Le ricerche si erano concentrate nella zona dal 7 ottobre, dopo che la sua auto era stata trovata più a valle, parcheggiata all'area pic nic di Les Druges, a circa 1.600 metri di quota.
Il veicolo, con l’abitacolo chiuso, era in una zona poco frequentata in queste settimane di inizio autunno, per questo non è escluso che si trovasse lì già da tempo. Il corpo deve essere ancora esaminato dal medico legale ma, secondo quanto si è appreso, potrebbero essere trascorsi diversi giorni dal momento del decesso.
Non è emerso che in paese Capuzzo conoscesse altre persone. Potrebbe aver già frequentato in passato l'area del vallone di Saint-Marcel e delle antiche miniere per svolgere delle escursioni.
In un primo momento le ricerche si erano concentrate a circa 40 chilometri di distanza, nella zona del Gran San Bernardo, dove il giorno stesso della scomparsa era stata agganciata l'ultima cella telefonica. Una circostanza che potrebbe spiegarsi con la scarsa copertura della rete mobile nei villaggi più alti di Les Druges, alla quale i telefonini possono supplire agganciando celle più lontane.
Alle operazioni hanno partecipato, anche con l’ausilio di elicotteri e unità cinofile, Soccorso alpino della guardia di finanza di Cervinia - a cui sono affidati gli accertamenti -, Soccorso alpino valdostano, Arma dei carabinieri, Corpo valdostano dei vigili del Fuoco, Corpo forestale della Valle d’Aosta. Anche l'associazione Penelope Lombardia aveva lanciato un appello per trovarlo.
Leggi l'articolo completo su ANSA.it