"Tajani ha espresso con molta eleganza quello che è stato il percorso di oggi: un'apertura importante da parte del governo francese" a un possibile dialogo sulla realizzazione di una seconda canna del traforo del Monte Bianco. Così a Torino il presidente della Regione Valle d'Aosta, Renzo Testolin, a margine dell'incontro del vicepremier Tajani e del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio con le associazioni di categoria sull'impatto economico della frana del Frejus e della chiusura del traforo del Monte Bianco.
Un'apertura, ha detto Testolin, "che è dovuta sicuramente anche alla vicinanza creata dal trattato del Quirinale, che ci ha dato la possibilità di approfondire anche come Regione Valle d'Aosta in primis delle relazioni profonde già anche con il primo ministro francese, che è molto attento alle dinamiche della montagna e alle possibilità che queste dinamiche siano positive per i propri territori di riferimento".
Quella di “oggi - ha detto Testolin - è stata una conferma per la quale ringraziamo il presidente Cirio di averci invitato, perché le nostre strade sono comuni. L'alternativa di intersezione, l'incrocio che trovano le dinamiche del Frejus e del Monte Bianco sono assolutamente sotto gli occhi di tutti, la presenza di una programmazione in queste infrastrutture è fondamentale, il potenziamento per la sicurezza nel rispetto dell'ambiente, è stato sottolineato, per noi è prioritario: siamo regione di confine ma soprattutto una regione turistica”.
“Non dimentichiamo - ha aggiunto il presidente della Regione Valle d’Aosta - che la vicinanza del territorio piemontese ci porta ad essere anche una via di collegamento importantissima per le infrastrutture produttive e di logistica del territorio stesso che necessitano di più opportunità per svolgere le proprie attività.
Oggi abbiamo iniziato secondo me un percorso molto positivo, di questo ringraziamo ancora il ministro Tajani per la disponibilità e per il lavoro che saprà sicuramente fare nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, per portarci a Nizza a decidere veramente da un punto di vista politico che per il tunnel del monte Bianco che ci possa essere un futuro molto roseo e privo di quelle chiusure di 15 settimane che fino a oggi ci stanno creando qualche problema a tutti i livelli”.