Valle d'Aosta

Frontdoc, a registe donne tutti i premi assegnati dalla giuria

Miglior lungometraggio 'Feu Feu Feu' di Pauline Jeanbourquin

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 04 NOV - "Siamo entusiasti e orgogliosi di annunciare che tutti i premi assegnati dalla giuria internazionale di Frontdoc 2024 sono stati attribuiti ad opere di registe donne. Questo straordinario risultato riconosce e celebra il talento e la tenacia delle giovani autrici emergenti in ogni parte del mondo, cineaste capaci di farsi portatrici di sguardi personali e nuovi punti di vista che arricchiscono profondamente il panorama cinematografico. Da uomo che riconosce talento e competenza ad una generazione di registe che ancora si scontrano con i retaggi millenari di una società patriarcale, mi auguro che questo sia solo l'inizio di una lunga e brillante carriera. La loro voce è fondamentale e siamo felici di aver contribuito a valorizzarla". Così Gianluca Rossi, condirettore artistico di Frontdoc, festeggia la vittoria del cinema delle registe donne durante la cerimonia di premiazione della 14/a edizione del festival.
    Il premio per il miglior lungometraggio è andato a 'Feu Feu Feu', di Pauline Jeanbourquin (Svizzera, 2024, 65'). "Un film - si legge nella motivazione - che sa unire il contemporaneo e l'arcaico attraverso un racconto di un'estate sospesa, a tratti incantata, sull'ultimo momento di connessione con la propria infanzia, capace di credere e immaginare un mondo in cui naturale e sacro coesistono. Un atto di fede nei confronti di un cinema come arte della condivisione, sottile e filosofico sulle tracce di Rohmer". Menzione speciale a 'Billy' di Lawrence Côté-Collins (Canada, 2024, 110').
    'Am I the skinniest person you've ever seen?' di Eisha Marjara (Canada, 2024, 24') è risultato il miglior cortometraggio. "Una storia di un'adolescenza fallita, raccontata in modo commovente, sottile ma - si legge nella motivazione - estremamente preciso, grazie a un uso intelligente di immagini di famiglia e la rielaborazione non ovvia dell'immaginario televisivo". La menzione speciale è andata a 'Empty hours' di Judith Longuet-Marx (Belgio, 2024 - 26').
    (ANSA).
   

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