Valle d'Aosta

Urzì (Fdi), Testolin in ritardo di un anno e mezzo sulla riforma dello Statuto

Deputato: "C'è il rischio che la Valle d'Aosta non la porti a casa"

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 09 NOV - "Il presidente Testolin, senza confrontarsi con nessuno - avrebbe potuto chiedere consigli a Fratelli d'Italia, che è il primo partito nazionale del governo - ha sostanzialmente perduto un anno e mezzo di tempo in un una dialettica che invece avrebbe potuto dal principio essere risolta attraverso l'allestimento di un tavolo diretto di confronto fra Stato e Regione per affrontare la riforma da subito dello Statuto di autonomia che, ricordo, segue una procedura uguale a quella di riforma costituzionale, quindi impone due passaggi, due letture, a Camera e Senato, quindi ha anche dei tempi di approvazione". Così, in un incontro con gli organi di informazione nella sede di Fratelli d'Italia Valle d'Aosta, il deputato Alessandro Urzì, capogruppo per Fdi in Commissione Affari costituzionali, ricordando che invece "è stato avviato il tavolo per la riforma dello statuto del Trentino-Alto Adige" nonostante il "tentativo di condurre una trattativa che riunisse tutte le cinque regioni a Statuto speciale".
    Il riferimento è all'incontro del 31 ottobre scorso tra il presidente della Regione Valle d'Aosta, Renzo Testolin, e il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli. Il ministro, ha riferito nei giorni scorsi lo stesso Testolin, "ha dichiarato che verrà attivato quanto prima un tavolo tecnico" per la revisione dello Statuto speciale a seguito della richiesta della Regione.
    Secondo Urzì "il rischio che oggi abbiamo di non poter portare a casa, ma vorremmo e tenderemo di ovviamente prevenire questa sventura, una riforma dello statuto d'autonomia, è addebitabile esclusivamente in questo caso alle scelte fatte dal presidente perché questo anno e mezzo avrebbe potuto essere sfruttato opportunamente, per avere subito questo processo di riforma, vedendo tutte le forze non solo consiliari, ma quelle politiche che poi infine assumono la decisione finale, che sono quelle di governo, protagoniste". (ANSA).
   

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