(ANSA) - AOSTA, 23 NOV - Rispetto al tema dell'invecchiamento
della nostra società, "da un punto di vista pragmatico si tratta
di trasformare in una grande opportunità una presa d'atto, che è
la centralità delle persone anziane all'interno del sistema
famiglia, ma che è anche il numero, elevato, delle persone che
si trovano nella fascia della vita definita 'la terza età'. È
quindi necessario fare in modo che attraverso tutta una serie
politiche, attuate a 360 gradi e in maniera trasversale, si
arrivi all'obiettivo di avere la persona anziana in salute e per
raggiungere questo obiettivo è necessario che le persone anziane
siano attive all'interno della comunità".
""La sfida epocale e inedita dell'invecchiamento della
popolazione - ha aggiunto Carla Mastrantonio, segretaria
nazionale Spi-Cgil - sta determinando una vera e propria
trasformazione antropologica, sociale e culturale delle nostre
comunità. Essa ha bisogno di politiche non solo mirate alla
tutela delle fragilità sanitarie degli anziani ma di un
approccio multidisciplinare di tutti i bisogni che le persone
over 65 esprimono, che sono sì di salute, ma anche di cultura,
di socialità, di impegno civico, di conoscenza. Gli anziani non
sono tutti uguali e non costituiscono un blocco sociale
omogeneo. Il sindacato dei pensionati, da circa 20 anni
rivendica questo tipo di approccio al fenomeno, chiedendo alla
politica e alle istituzioni di promuovere leggi quadro
sull'invecchiamento attivo".
Durante l'evento sono stati presentati alcuni progetti
sperimentali quali l'Aquilegia, co-progettazione relativa al
co-housing che promuove la socializzazione e il benessere degli
anziani attraverso laboratori artigianali, educazione
finanziaria e creazione di un orto sociale. (ANSA).
Marzi, 'operare per rendere anziani attivi e in salute"
"Importante loro collaborazione per sviluppo della comunità"