Valle d'Aosta

Da Cervinia a Kiev, un'ambulanza valdostana in Ucraina

Chirurgo d'urgenza: "C'è grande carenza di questi mezzi"

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 30 NOV - Continua l'attività di Tropical Doctor (Avsfm) - Associazione valdostana solidarietà e fratellanza con il Madagascar Ong Onlus - in Ucraina, sostenuta dalla Fondazione comunitaria della Valle d'Aosta con una raccolta fondi.
    Venerdì 29 novembre scorso è partito da Aosta un mezzo pesante carico di materiale sanitario, diretto a Kiev, in Ucraina, grazie anche al contributo dei volontari dell'Esarcato Apostolico che si sono occupati del trasporto. Si tratta di una ventina letti da ospedale, dismessi dalla Asl di Sarzana (La Spezia), attrezzature sanitarie dismesse dall'Usl della Valle d'Aosta, e di un'ambulanza in ottimo stato, utilizzata nel comprensorio di Valtournenche, donata dalla Cervino Spa.
    "Per noi si tratta di materiale molto prezioso, in particolare l'ambulanza - ha dichiarato Marco Sarboraria, chirurgo d'urgenza e rianimatore all'ospedale Parini di Aosta - anche perché c'è grande carenza di questi mezzi, spesso bersagliati dai cecchini. Alcune vengono poi blindati per essere operativi nelle zone più 'calde', altri invece vengono utilizzati in città".
    Il progetto, così come la raccolta fondi lanciata dalla Fondazione Comunitaria che lo sostiene, interessa due strutture.
    La prima è la 'Khmelnytskyi Regional Specialized Children's House', istituto di assistenza sanitaria e sociale degli orfani e dei bambini allontanati dai genitori, bambini con disabilità dello sviluppo: i piccoli ospitati nell'istituto hanno malattie del sistema nervoso o psichica, malformazioni congenite e malattie croniche che richiedono riabilitazione a lungo termine.
    Il secondo è il 'Veteran Hospital of Khmelnytskyi', grande ospedale traumatologico per feriti di guerra.
    "Anche se i riflettori sembrano essersi spenti, la guerra in Ucraina non è finita, la situazione non è migliorata e i bisogni sono sempre più grandi, a tutti i livelli. Continuiamo a fare il possibile per dare un contributo concreto ad aiutare chi si sta impegnando, sul campo", commenta Patrik Vesan, segretario generale della Fondazione comunitaria della Valle d'Aosta.
    (ANSA).
   

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