Valle d'Aosta

Erika Guichardaz, "manca una vera programmazione finanziaria"

"Il bilancio si allontana di nuovo dalla visione progressista"

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 10 DIC - I due disegni di legge in materia di bilancio sono "la dimostrazione plastica che manca una vera e propria programmazione finanziaria e non vi sono risposte ai bisogni dei valdostani in un momento in cui la grave crisi economica e sociale perdura". Così la capogruppo di Pcp, Erika Guichardaz, durante la discussione generale sulla legge di stabilità e sul bilancio di previsione della Regione per il triennio 2025-2027.
    "Ancora una volta - prosegue Guichardaz - questo bilancio si allontana dalla visione progressista che dovrebbe occuparsi di diritti, uguaglianza, lotta alla povertà e attenzione alla sanità e all'istruzione pubblica, così come non si intravede nemmeno uno slancio autonomista in questo fine di legislatura.
    Ci sono più tasse per i cittadini e meno utili per le imprese.
    L'avanzo di amministrazione presunto di circa 530 milioni di euro evidenzia la difficoltà a concretizzare la fase di spesa di risorse importanti, così come i fondi globali, che sono destinati a nuovi provvedimenti legislativi fermi da anni come l'equiparazione dei Vigili del fuoco e dei forestali, vanificano la programmazione del Consiglio in sede di bilancio".
    "Per gli enti locali, l'incremento delle risorse trasferite con vincolo - ha aggiunto la capogruppo di Pcp - rileva una visione 'regionecentrica', che decide buona parte dell'allocazione delle spese. Anche su sanità e politiche sociali, non si tiene conto dell'evoluzione del contesto demografico, del reddito disponibile sempre più basso, dell'isolamento dei giovani e degli anziani: le risposte date sono solo per interventi a breve termine. Sull'istruzione gli aumenti sono legati ai rinnovi dei contratti, mentre non ci sono sulla qualità dell'istruzione e sugli edifici scolastici. Sulla sostenibilità, sui trasporti e mobilità non ci sono grosse novità e fanalino di coda come sempre l'agricoltura, nonostante la rilevanza di questo settore per il mantenimento del territorio". (ANSA).
   

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