Valle d'Aosta

Ncc: risoluzione contro i decreti Salvini di maggioranza, Rv e Pcp

"Impegnare giunta e parlamentari a promuovere una modifica"

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 20 DIC - I gruppi consiliari Uv, Fp-Pd, Pla, Sa, Rv e Pcp, con una risoluzione a firma congiunta depositata nel Consiglio di ieri,, hanno preso posizione sulle disposizioni introdotte dai cosiddetti "decreti Salvini" che modificano le regole per lo svolgimento del servizio di noleggio con conducente (Ncc).
    "Anche se la risoluzione non è stata discussa - dicono i consiglieri dei gruppi -, questa definisce un impegno ben preciso: da una parte, sollecitare il governo regionale a promuovere la modifica di queste norme in ogni sede anche di concerto con altre Regioni; dall'altra, come forze politiche, invitare i parlamentari valdostani a presentare nell'ambito del primo provvedimento legislativo utile una iniziativa volta a modificare le disposizioni che risultano dannose per il sistema trasportistico Ncc e a promuovere con urgenza un'azione presso il governo italiano affinché, nel frattempo, se ne disponga la sospensione".
    L'impegno arriva dopo la manifestazione del 12 dicembre scorso degli autonoleggiatori. "In quell'occasione - specificano i consiglieri dei gruppi consiliari - abbiamo ricevuto una delegazione degli autonoleggiatori in Consiglio composta da Sistema trasporti e Federazione Muoversì su loro espressa richiesta. Nel corso di un incontro successivo, abbiamo preso atto del rischio di portare al collasso l'intero settore Ncc, danneggiando gravemente anche settori collegati come il ricettivo, il congressuale, la ristorazione e il turismo nel suo insieme, anche per l'ormai avviata stagione turistica in Valle d'Aosta".
    Quindi aggiungono: "Esprimiamo tutta la nostra preoccupazione per provvedimenti come questi che limitano l'iniziativa imprenditoriale privata, generando effetti negativi per un intero settore con il rischio di portare alla chiusura di molte imprese, tra l'altro anche a conduzione prettamente familiare".
    (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it