Valle d'Aosta

Sanità, Marzi "il fondo nazionale non finanzia la Valle d'Aosta"

Replica dell'assessore al sottosegretario Morelli

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 21 DIC - "I dati del report non sono corretti e di fatto non sussistono in quanto la Regione autonoma Valle d'Aosta autofinanzia il servizio sanitario sul proprio bilancio regionale. I fondi riportati nel report non esistono, in quanto sono estratti dalla tabella annuale di riparto regionale del Fondo sanitario nazionale che comprende, solo a titolo figurativo, regioni autonome come la nostra che - al contrario di quelle ordinarie - autofinanziano il proprio servizio sanitario". Così l'assessore alla Sanità, Carlo Marzi, interviene a seguito delle dichiarazioni del sottosegretario Alessandro Morelli (Lega), secondo cui "il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile ha deliberato il riparto del Fondo sanitario nazionale 2024, destinando circa 260 milioni alla Valle d'Aosta", con un incremento di oltre 12 milioni di euro rispetto al 2023.
    Per Marzi "in ogni caso, nello specifico, nel 2024 il trasferimento regionale complessivo di parte corrente all'unica Azienda Usl della Valle d'Aosta presente sul territorio regionale ammonta a complessivi 320 milioni 927 mila 921 euro - invece dei 260 milioni citati nel report - ed è quindi superiore di quasi 61 milioni di euro (il 23,46%) a quello indicato nelle tabelle di riparto dello Stato. La notizia, oltre a comunicare dati non corretti non è attuale, in quanto si riferisce al 2024".
    "Infatti, il Consiglio regionale - prosegue l'assessore - con la legge regionale di bilancio, appena approvata, ha votato il finanziamento sul prossimo triennio: 339.721.487 euro per l'anno 2025, 339.613.693 euro per l'anno 2026 e 339.519.693 euro per l'anno 2027. Abbiamo quindi garantito sin d'ora, sull'intero triennio, un'importante stabilità finanziaria che cresce ulteriormente rispetto all'anno 2024 - per quasi 20 milioni di euro - su ognuna delle tre annualità di riferimento con un impegno importante nel mantenere il livello dei Lea, i livelli essenziali di assistenza, ben oltre quanto sarebbe previsto se i fondi arrivassero con un trasferimento nazionale". (ANSA).
   

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