(ANSA) - AOSTA, 23 DIC - Un giovane equipaggio valdostano si appresta ad affrontare la Dakar, che dal 2020 si corre in Arabia Saudita.
"Nessun meccanico a disposizione, una tenda e due sacchi a pelo" per disputare uno dei rally più famosi al mondo, annunciano Henry Favre, ventinovenne di Gressan, e Alessandro Iacovelli, ventiseienne di Charvensod.
"Costruita anche con ricambi rigenerati e provenienti da rottamai", ma "omologata Fia e aggiornata con componentistica recente e omologata", la vettura è il "frutto di lavoro di squadra, consigli presi qua e là, e notti in garage".
Nell'operazione sono stati impegnati "circa 80 mila euro tra auto, ricambi, iscrizione e logistica", compensati con la vendita di veicoli che hanno accompagnato negli anni le avventure di Henry, che nel 2015 raggiunse Capo Nord partendo da Aosta a bordo di un'Ape Piaggio.
Favre si occupa di eventi e marketing nel mondo dei motori mentre Iacovelli è meccanico nell'azienda di famiglia. Al termine della gara annunciano che "taglieranno la vettura a pezzi creando opere d'arte autentiche". Un modo per "supportare il progetto" ma anche un "segno di protesta per il mondo del collezionismo" dato che, spiegano, "non è possibile che le auto e le moto storiche prendano valore in maniera esponenziale, andando a tagliare una gran fetta di giovani appassionati che vorrebbero giocare con qualcosa di antico e arrugginito".
Dal 3 al 17 gennaio prossimi sono previsti circa 800 chilometri al giorno tra trasferimenti e prove speciali, per 13 tappe di cui una 'marathon' con pernottamento nel deserto lontano da città e bivacchi. I due partiranno il 29 dicembre verso Gedda: qui con il loro fuoristrada percorreranno 500 chilometri su asfalto fino a Bisha, città da dove scatterà la gara vera e propria. "Ironizzando ma non troppo, percorrere quei chilometri di rodaggio senza problemi - dicono - potrebbe essere già un bel traguardo". (ANSA).
Dakar 2025, anche un giovane equipaggio valdostano al via
"Venderemo a pezzi la nostra auto frutto di notti in garage"