Anche il tribunale di Aosta corre ai ripari dopo i primi "problemi" verificatisi con il processo telematico in vigore dal primo dell'anno. Non uno stop dichiarato, come invece accaduto in diverse parti d'Italia, da Torino a Milano, ma la possibilità di tornare al formato analogico nel caso si verifichino problemi.
Il presidente facente funzioni, Giuseppe Colazingari, in un documento firmato ieri scrive infatti che "per tutto il mese di gennaio 2025" nel caso "vi sia un problema tecnico dell'applicativo App che ne impedisca il corretto funzionamento e non sia di immediata soluzione, i magistrati dell'ufficio gip/gup e del settore dibattimentale sono autorizzati ad attestare tale impedimento e a procedere alla redazione dell'atto in forma di documento analogico e al suo deposito con modalità non telematica".
Il presidente rileva che "l'applicativo App a mezzo del quale dovrà essere effettuato il deposito ha manifestato, e continua a manifestare, carenze tecniche tali da impedirne il regolare funzionamento (problemi di autenticazione e credenziali per la Vpn; non visibilità di atti)".
Colazingari riferisce inoltre la comunicazione di un giudice che ieri, impegnato in udienza dibattimentale, dopo aver inserito le credenziali fornite dall’amministrazione, ha ricevuto la risposta “credenziali fornite non valide o servizio digitale di firma momentaneamente non disponibile”.
Per risolvere questi problemi, “per la pluralità di utenti per i quali deve essere completata l’abilitazione, appare necessario tutto il mese di gennaio 2025 durante il quale si verificherà l’allestimento informatico del tribunale e la funzionalità dell’applicativo”, scrive il presidente del tribunale.
La procura della Repubblica di Aosta ad oggi, non avendo riscontrato problemi particolari, non ha emesso provvedimenti di sospensione.