Valle d'Aosta

M.Vierin, cresce premio Donna dell'anno

Serata finale in programma il 20 marzo allo Splendor di Aosta

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 18 MAR - "Nonostante la crisi il Premio La donna dell'anno continua a crescere, a testimonianza che crediamo profondamente in quest'iniziativa. Abbiamo ridotto le spese per l'organizzazione ma aumentato i premi". Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale della Valle d'Aosta, Marco Vierin, presentando oggi pomeriggio la 17/a edizione della manifestazione.
    Le tre finaliste sono la maliana Aicha Belco Maiga, attiva anche politicamente Mali in favore delle donne, l'italiana Alessandra Morelli, delegata per la Somalia dell'Alto Commissariato dell'Onu per i rifugiati e recentemente scampata ad un attentato terrorista, e l'imprenditrice indiana Shruti Kapoor, impegnata nei servizi per la sicurezza per donne e ragazze del suo Paese. "Si tratta di donne coraggiose, che lavorano in contesti difficili e pericolosi, la cui vita è un esempio di solidarietà", ha aggiunto Vierin.
    Durante la serata finale, in programma venerdì 20 marzo alle 18 al teatro Splendor di Aosta, sarà assegnato anche il Premio Soroptimist international Club a Selene Biffi, giovane imprenditrice sociale ed esperta di social innovation. La cerimonia sarà allietata dall'esibizione di alcuni artisti locali.
    La vincitrice del Premio "La Donna dell'anno" si vedrà attribuire un riconoscimento del valore di 30.000 euro che dovrà essere destinato alle attività che hanno determinato la candidatura, mentre il Premio "Popolarità" del valore di 20.000 euro andrà alla candidata preferita dalla giuria popolare (si vota fino alle 14 del 20 marzo sul sito del Consiglio Valle).
    Istituito nel 1998, il Premio ha diverse finalità: premiare la cultura d'impresa solidale tra le donne; promuovere l'istruzione femminile per l'accesso a posti di lavoro aziendali di alto profilo; riconoscere l'impegno delle donne nelle attività produttive, nel turismo, nella politica, nella comunicazione e nello spettacolo; sensibilizzare la comunità internazionale a intraprendere percorsi di democrazia e sviluppo; diffondere una cultura di pace e di solidarietà, fondata sulla salvaguardia dei diritti umani, con particolare attenzione ai paesi meno privilegiati. Presidente della giuria è Camilla Beria di Argentine. (ANSA).
   

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