Rispetto allo scenario iniziale della frana di La Saxe che ipotizzava un crollo di 1,6 milioni di metri cubi, dagli ultimi calcoli tecnici "ci si aspetta una volumetria inferiore". Lo ha detto oggi l'assessore alle opere pubbliche, Stefano Borrello, rispondendo in Consiglio regionale a una interrogazione presentata da Stefano Aggravi (Lega Vda).
"Sulla base dei primi approfondimenti relativi agli scenari di crollo che tengono in considerazione la mutata dinamica del movimento franoso - ha spiegato - soprattutto grazie all'efficace azione dei sistemi di drenaggio profondo realizzati negli ultimi anni, ci si aspettano volumetrie potenziali minori rispetto all'1,6 mln di metri cubi e il vallo è, quindi, in grado di contrastare efficacemente".
Siccome dunque "lo scenario può essere contenuto dal vallo senza problemi per le abitazioni, questo consentirà sicuramente un regime edificatorio meno restrittivo di quello attuale", ha aggiunto Borrello. Precisando poi che i lavori di costruzione del vallo sono terminati, ha anticipato che è in programma la revisione delle cartografie degli ambiti inedificabili, che "dopo tanti anni di blocco permetterà ai cittadini di programmare interventi sulle proprietà e sulle attività commerciali", ha spiegato.
"Registro che oggi si scopre che l'entità della potenziale frana è più piccola del previsto", ha rilevato Aggravi, secondo cui occorre "ridare attività alle operazioni di sviluppo dell'area che ora sono bloccate". .
Borrello, si riduce volume previsto frana La Saxe
'Conclusi lavori del vallo, ora revisione ambiti inedificabili'