"Con questa nuova legislatura, questo nuovo Consiglio Valle deve voltare pagina. Deve riscattarsi.
Il neo presidente del Consiglio, che succede a Emily Rini, ha ribadito: "L'autonomia e la democrazia non possono convivere con la 'ndrangheta". "Una comunità che cede sulla legalità, - ha aggiunto - mette gravemente a rischio il proprio benessere e il proprio futuro".
Secondo il neo presidente Alberto Bertin "il Consiglio Valle è il rappresentante della sovranità popolare valdostana e come tale deve ritrovare la sua centralità", ridiventando "il luogo del confronto e delle decisioni più importanti per la nostra comunità". L'assemblea regionale "deve ritrovare efficienza ed efficacia nell'organizzazione e nell'azione, indispensabili per recuperare credibilità nei confronti della cittadinanza. Quella che in questi anni è mancata". Citando Emile Chanoux, martire della Resistenza valdostana, Bertin ha auspicato che l'azione politica e istituzionale valdostana sia "illuminata" dalla parole; "verità" e "avvenire".
Nel suo intervento programmatico Bertin ha anche evidenziato la necessità di un rinnovamento "nelle modalità di rapporto con l'esterno, sempre più trasparente e aperto verso i cittadini". "Un Consiglio Valle che sappia innovare anche le sue funzioni, - ha aggiunto - come sta avvenendo in tutte le assemblee del mondo, dando maggiore importanza agli aspetti valutativi, rinnovandosi nelle sue regole di funzionamento, aumentando la sua autonomia funzionale rispetto ad altre istituzioni".
Bertin, Consiglio Valle deve voltare pagina
'Autonomia e democrazia non possono convivere con 'ndrangheta'