"E' necessario intervenire con politiche attive. L'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile poneva come obiettivo 5 il raggiungimento dell'uguaglianza di genere: purtroppo la pandemia ha rallentato molto il conseguimento di questo traguardo e ha accentuato i problemi e i divari presenti nella nostra società.
"Dati che impongono a tutte le forze politiche presenti in Consiglio - aggiunge il Pcp - di intervenire con politiche attive per fare fronte a queste emergenze e per cercare di raggiungere, in questa Legislatura, alcuni obiettivi che possono essere comuni: la piena ed effettiva partecipazione delle donne nel processo decisionale della vita pubblica; l'approvazione di un piano triennale degli interventi contro la violenza di genere, che tenga conto delle criticità emerse nel forum permanente antiviolenza, quali l'abbassamento dell'età delle vittime e la necessità di formazione continua degli operatori di settore e dei giovani uomini; la promozione di azioni specifiche che favoriscano la conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro; l'empowerment (maggiore forza, autostima e consapevolezza) di tutte le donne e le ragazze, che nel mondo rappresentano il 39% della forza lavoro, ma detengono solo il 27% delle posizioni manageriali; il supporto alle giovani donne delle professioni".
8 marzo: Pcp, intervenire con politiche attive
"Valdostane stanno pagando prezzo altissimo per crisi Covid"