"Serve un giudizio di un arbitro e in questo caso l'arbitro è la Corte costituzionale che attraverso lo strumento del conflitto di attribuzione deve esprimersi e fare chiarezza". Lo ha detto oggi il presidente della Regione Erik Lavevaz durante il Consiglio regionale della Valle d'Aosta convocato in seduta straordinaria per discutere degli effetti della sentenza della Corte dei Conti che ha condannato 18 consiglieri regionali valdostani ex e attuali per i finanziamenti pubblici concessi al Casinò di Saint-Vincent.
"Il nocciolo della questione - ha spiegato Lavevaz - è la natura dell'atto con il quale una legittima scelta politica è stata portata avanti. Se la stessa scelta fosse stata inserita in una legge non avrebbe avuto le stesse conseguenze per le persone che l'hanno portate avanti. Non voglio banalizzare, ma ci troviamo di fronte a un cavillo che però può rovinare la vita a delle persone". Il presidente ha aggiunto: "Abbiamo deciso di porre all'attenzione delle altre regioni questa questione. E' una sentenza che si colloca in un momento particolare nel rapporto tra lo Stato e le Regioni, un momento in cui viviamo un rinnovato centralismo che non riguarda solo le piccole realtà come la nostra, ma riguarda tutte le Regioni".
Lavevaz, Consulta faccia da arbitro su sentenza Casinò
Per presidente VdA "cavilli possono rovinare vita delle persone"