Valle d'Aosta

Legge elettorale: Pcp insiste, ora referendum consultivo

Prof. Morrone, politica refrattaria a istanze società civile

Redazione Ansa

"Abbiamo cambiato presidenti come i vestiti, ed è imbarazzante. Ora l'unica soluzione è cambiare la legge elettorale e per farlo bisogna sentire i valdostani.
    Mercoledì prossimo il Consiglio Valle dovrà deliberare sulla richiesta di referendum consultivo sulla legge elettorale''.
    Così la consigliera di Progetto Civico Progressista, Erika Guichardaz durante una conferenza stampa alla quale ha partecipato anche la consigliera Chiara Minelli e il professore Andrea Morrone esperto di diritto costituzionale. Secondo il professore, incaricato da Pcp e dal comitato promotore del referendum consultivo di esprimere un parere, la richiesta di referendum è ammissibile e legittima. "Il referendum consultivo - spiega il professore Morrone - ha un valore meramente ricognitivo dell'orientamento degli elettori, e non ha conseguenze in termine giuridici''. E aggiunge.
    ''Scrivere i quesiti o il quesito da porre agli elettori spetta al Consiglio Regionale''. Per cui, mercoledì prossimo il Consiglio dovrà decidere non solo se ammettere il referendum, ma in caso di parere positivo di scrivere contestualmente i quesiti.
    ''Questo tipo di referendum - conclude il professore - ha solo un valore politico. La crisi della democrazia è dovuta anche al fatto che la politica è refrattaria a prendere in considerazione le istanze che provengono dalla società civile''. La consigliera Minelli sottolinea ''ci farebbe specie se il Consiglio non approvasse la richiesta di tre mila cittadini. Ora ci auspichiamo di poterci mettere a un tavolo, anche se i tempi sono stretti, per poter discutere dei questi, visto che non ci sono ostacoli di ammissibilità''. 

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