Valle d'Aosta

Legge elettorale: Pcp, Lega e Uv cercano pretesti per rinvio

'Assai discutibile decisione di chiedere ulteriori precisazioni'

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 04 GEN - "Oggi pomeriggio, con convocazione urgente della Prima Commissione dietro richiesta del Consigliere Sammaritani, è andato in scena l'ennesimo episodio dell'affannosa ricerca da parte dei vari consiglieri regionali, in particolare di esponenti della Lega e dell'Union Valdôtaine, di trovare pretesti per non consultare la popolazione valdostana su un tema cruciale come quello della riforma elettorale". Così intervengono in una nota le consigliere di Pcp, Chiara Minelli ed Erika Guichardaz.
    "E' da maggio - proseguono - che si rinnovano questi tentativi di trovare supporti giuridici al rifiuto di fare il referendum consultivo richiesto, ai sensi della legge regionale 19/2003, da 3.363 elettori valdostani. Referendum consultivo che sarebbe di estrema utilità per capire qual è il sentire comune sui principi fondamentali della riforma".
    "L'acquisizione di due pareri di costituzionalisti, quello del prof. Massimo Luciani e quello del prof. Andrea Morrone, non è stata ritenuta sufficiente. Ora, dopo che - si legge nella nota di Pcp - il lavoro della Commissione era stato dichiarato concluso dal presidente Restano il 22 dicembre - come evidenziato anche nella deliberazione inserita nell'ordine del giorno della prossima seduta consiliare dal presidente del Consiglio -, si vogliono chiedere ulteriori precisazioni al prof. Luciani sulla base del parere del prof. Morrone! Riteniamo tale decisione assai discutibile, poiché i pareri pervenuti sono ampi e articolati, la deliberazione sul referendum è all'ordine del giorno in quanto ammissibile e ora la decisione sulla sua effettuazione spetta al Consiglio e non può essere risolta attraverso un confronto meramente teorico tra costituzionalisti.
    La scelta ha un carattere strettamente politico e i consiglieri devono decidere se dare o meno la parola ai cittadini". (ANSA).
   

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