Valle d'Aosta

Cime Bianche: Pcp, Monterosa ha studio fattibilità da un mese

"Rispetto leggi sostituito da scelta politica"

Redazione Ansa

"Lo studio per valutare la realizzabilità del collegamento, richiesto dal Consiglio Valle nel 2020, è in possesso della società Monterosa da più di un mese ma non è stato messo a disposizione dei Consiglieri, nonostante sia stato ripetutamente richiesto e sia importante ai fini di una valutazione più mirata dell'intera questione". Lo dichiarano in una nota le consigliere Erika Guichardaz e Chiara Minelli di Progetto civico progressista, commentando l'esito della riunione congiunta delle Commissioni terza e quarta sulla petizione popolare "Salviamo il Vallone delle Cime Bianche".
    "Dopo oltre due anni dalla diffida presentata da varie associazioni ambientaliste circa l'affidamento dello studio di fattibilità del collegamento intervallivo, in area Rete Natura 2000, è stata consegnata ai Commissari una nota, datata, dell'Avvocatura regionale sul tema, che non risponde in modo esaustivo alla domanda sul rispetto della normativa vigente, in particolare del DM del 17 ottobre 2007" aggiungono. "Ancora una volta il Presidente, a precisa domanda, non ha risposto - proseguono Guichardaz e Minelli - riguardo al divieto di realizzazione di nuovi impianti e piste. Si sostiene ora che la conclusione dell'iter della petizione possa avvenire alla luce dei lavori fin qui svolti dalle Commissioni, senza chiarire una volta per tutte l'aspetto normativo, trincerandosi dietro alla manifestazione di una scelta politica del Consiglio sui punti della petizione e senza tener conto del rispetto delle leggi".
    "È la Regione che ha scelto a suo tempo di inserire il Vallone nella Zps area Natura 2000 'Ambienti glaciali del Gruppo del Monte Rosa' - concludono - che prevede quei vincoli espliciti.
    Ora non vuole tenerli in considerazione? Perché non si chiarisce, prima di tutto, se si può fare il collegamento con le norme vigenti? Sono già stati spesi oltre 400 mila euro di denaro pubblico, quando ne sarebbero occorsi molti di meno per chiarire i dubbi e agire di conseguenza. Ci si riempie la bocca di rispetto dell'ambiente, di tutela della biodiversità, di strategie di adattamento ai cambiamenti climatici, di sostenibilità a vario livello, e poi si sostituisce il rispetto delle leggi con la 'scelta politica'".
   

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