"La Conferenza dei Capigruppo, riunita per l'organizzazione dei lavori del Consiglio di domani, ha deciso a maggioranza, con il solo voto contrario di Pcp, di limitare i tempi per il dibattito sulla deliberazione relativa al referendum consultivo sulla riforma elettorale". E' quanto dichiarano, in una nota, le consigliere di Progetto Civico Progressista Erika Guichardaz e Chiara Minelli, aggiungendo: "Contrariamente a quanto previsto in via generale dal Regolamento (30 minuti a consigliere) si è infatti stabilito di concedere al massimo 20 minuti a gruppo, con 5 minuti a consigliere per la dichiarazione di voto. Una decisione grave, volta a impedire l'utilizzo di un importante strumento di democrazia, che è solo l'ultimo esempio dell'ostilità di questo Consiglio nei confronti dell'iniziativa popolare. È infatti la prima volta che in Valle d'Aosta c'è la possibilità di svolgere un referendum consultivo per comprendere l'orientamento della popolazione su un tema rilevante per la regione, e crediamo che questo meriterebbe una ampia trattazione". "Inoltre - aggiungono - proprio alla vigilia del Consiglio ci si è posti con grave ritardo il problema della formulazione dei quesiti, argomento che abbiamo sollecitato più volte e indicato come prioritario anche rispetto alla richiesta di ulteriori precisazioni giuridiche richieste nei giorni scorsi. È vergognoso che ci si nasconda dietro pretesti vari e non ci si esprima chiaramente per l'applicazione di un diritto garantito dalla normativa e dallo Statuto speciale".
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